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IL FOGLIO 7 DICEMBRE

 
Riportiamo l’interessante editoriale sul Governatore Crocetta
 
Non gliene viene bene una al povero Rosario Crocetta, il governatore della regione siciliana. Manco il tempo di vantare una solida maggioranza – nientemeno che il Pd unito all’Udc – e già nella elezione del presidente del Parlamento, a Sala d’Ercole, gli si sfascia il pallottoliere. Per cavarsi d’impiccio, infatti, tra assenze e franchi tiratori è dovuto intervenire il soccorso azzurro, il Pdl di Giuseppe Castiglione e venirne così a capo. Non gli era venuta tanto bene neppure la composizione della giunta di governo. Ogni giorno, infatti, gliene capitava una: la dottoressa Francesca Basilico D’Amelio, richiesta per l’assessorato all’Economia, si dimetteva non potendo – per l’appunto – allontanarsi da Roma. Un’altra dottoressa, si ritrovava in ambasce per un problema minimo coi tribunali; la ragazza, poi, Nelli Scilabra, prendeva in mano l’assessorato alla Formazione non avendone di suo, nessuna: fuoricorso all’Università da diversi lustri e una media di 22 risicata. E Antonio Zichichi, poi, lo scienziato, si adoperava da assessore alla Cultura ma da Zurigo. Non è, infatti, nella possibilità di lasciare da solo il bosone nel grande bunker elvetico delle sue ricerche. Vuole le centrali nucleari in Sicilia. Dio ce ne scampi. E non tanto per l’ambientalismo. Ma ce li vedete gli stagionali e i precari alle prese con le centrali? Una cosa è incendiare un bosco o la riserva dello Zingaro per incrementare il clientelismo dei lavori socialmente utili, un’altra è dare fuoco ai reattori.
 
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